venerdì 25 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



E adesso? si chiese. Il buonsenso avrebbe richiesto, da parte sua, che si limitasse ad archiviare quell’indirizzo tra i tanti che avevano per lei un interesse secondario e la cosa, almeno per il momento, finisse lì. Però non riusciva a decidersi a farlo, soprattutto perché si stavano affacciando alla sua mente alcune questioni di ordine pratico.
Non le sarebbe stato forse più facile, in compagnia di un uomo,  garantirsi una distanza minima di sicurezza dai personaggi poco raccomandabili che lei immaginava dovessero infestare un posto come il Ragnarock? Era però anche vero che all’inizio aveva pensato di andarci semplicemente con Giulia… O aveva già messo in conto, a un livello più sottile, la possibilità che la stessa Giulia interpellasse proprio Fabrizio invitandolo a unirsi a loro?
C’era poi la possibilità che Giulia potesse avere ragione nel dire che Fabrizio era interessato ad assistere alla conferenza. In quel caso, si sarebbero incontrati comunque nel locale e difficilmente si sarebbe sentita di trattarlo con eccessiva freddezza e distacco.  Per quanto riguardava poi la questione di San Valentino, mica l’aveva decisa lei la data. Senza contare che Fabrizio a mezzanotte aveva probabilmente l’ultimo autobus ad attenderlo, a meno che non decidesse di prendere un taxi, ma si capiva bene che stava attento a evitare le spese non necessarie…     
Luisa si rese conto di stare impigliandosi, come le capitava spesso, nella rete dei suoi pensieri. E sapeva ormai bene, per esperienza, che, per quanto a lungo avesse valutato la situazione, qualcosa di imponderabile le sarebbe comunque sfuggito. Tanto valeva quindi seguire il corso delle cose. Aveva in mano l’indirizzo e-mail di Fabrizio? Bene, lo avrebbe usato. Aprì un nuovo messaggio e iniziò a riempire lo spazio vuoto.

Ciao Fabrizio,
sono Luisa l’amica di Giulia. Come forse già saprai, Eva Luna terrà la prossima settimana, mercoledì, una conferenza sulle rune al Ragnarock. Giulia ed io abbiamo deciso di andarci e volevamo sapere se ti andava di venire con noi.

Smise di scrivere e rifletté. No, non era una bugia convincente. Se Giulia fosse stata davvero intenzionata a venire, avrebbe scritto lei stessa a Fabrizio. Era quindi costretta a dirgli fin da subito che era da sola, anziché inventarsi un imprevisto dell’ultimo momento per l’amica.
Cancellò così l’ultima frase e fece per ricominciare a scrivere, ma non appena la sua mente elaborò la frase sostitutiva: Giulia non potrà esserci perché ha lezione di danza, quindi pensavo che potremmo andarci insieme io e te, le sue dita si immobilizzarono.
Niente da fare, pensò, non ci sarebbe mai riuscita a invitarlo. Era inutile anche solo provarci.
Chiuse così la pagina della posta e spense il computer. Poi decise che aveva bisogno di gesti semplici e concreti ed entrò in cucina per prepararsi una tisana che le conciliasse il sonno.  



Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.



Ecco cosa puoi fare adesso...

  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Nonostante i suoi timori, dormì però profondamente, risvegliandosi per di più al mattino con in mente l’embrione di qualcosa che si definì nel giro di appena mezzora come un vero e proprio piano di azione. Aveva sentito parlare delle proprietà purificatrici del sonno ma, per quanto poteva ricordare, era la prima volta che le sperimentava in prima persona con una tale nitidezza. Gli spazzini del sonno erano forse passati a ripulire il vestibolo del suo inconscio?  [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
  • Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.


Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



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