giovedì 31 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



La risposta di Fabrizio arrivò quello stesso pomeriggio. Prendeva atto, da un lato, dell’incertezza di Luisa sulla possibilità di presenziare o meno alla conferenza e accettava, dall’altro, l’invito a cena. Si diceva inoltre lusingato che lei e Giulia avessero pensato di coinvolgerlo nella loro cena, che erano delle vere amiche, che non si aspettava tanto eccetera eccetera. La mail si chiudeva però con un’avvertenza di cui Luisa non poteva non tenere conto:

mercoledì 30 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi




Il prossimo passo era riaprire la bozza della mail destinata a Fabrizio e portarla a buon fine, trasformando l’invito alla conferenza in un invito a cena che, come lei avrebbe subito chiarito, sarebbe stata a tre. Solo che appena entrata nella pagina della posta, Luisa trovò ad attenderla una mail del tutto inattesa che lo stesso Fabrizio le aveva scritto poche ore prima. La aprì subito, non senza provare una leggera ansia, e la lesse d’un fiato.

martedì 29 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



«Se ti piace metterla in questi termini… sì, proprio quel tipo di cene. Pensavo di farne una questo sabato. Posso considerarti dei nostri?».
«Certo, molto volentieri. Ma posso almeno sapere chi sono gli altri invitati?».
Luisa sogghignò, pregustandosi l’effetto delle sue parole.
«Certo che puoi saperlo, perché no?» rispose «Saremo in tre: tu, io e Fabrizio».

lunedì 28 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Nonostante i suoi timori, dormì però profondamente, risvegliandosi per di più al mattino con in mente l’embrione di qualcosa che si definì nel giro di appena mezzora come un vero e proprio piano di azione. Aveva sentito parlare delle proprietà purificatrici del sonno ma, per quanto poteva ricordare, era la prima volta che le sperimentava in prima persona con una tale nitidezza. Gli spazzini del sonno erano forse passati a ripulire il vestibolo del suo inconscio? Dopodiché il dio hipnos in persona doveva essere risalito a sua volta dal vestibolo di Ade e averla inseminata. Le mancava solo di saltare giù dal letto come Archimede era schizzato secoli prima fuori della sua vasca da bagno, lanciando il suo grido di Eureka.

venerdì 25 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



E adesso? si chiese. Il buonsenso avrebbe richiesto, da parte sua, che si limitasse ad archiviare quell’indirizzo tra i tanti che avevano per lei un interesse secondario e la cosa, almeno per il momento, finisse lì. Però non riusciva a decidersi a farlo, soprattutto perché si stavano affacciando alla sua mente alcune questioni di ordine pratico.

giovedì 24 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



«Non preoccuparti, va bene così» la tranquillizzò Luisa «anzi, forse non vale neanche più la pena che ci perdi del tempo.  In ogni caso» aggiunse «non è per questo che ti ho telefonato, ma per sapere se sai già della conferenza di Eva Luna, la prossima settimana». 
«No, non so niente. Quale conferenza?».
«Una conferenza sulle rune. La terrà il 13 febbraio al Ragnarock, il pub».

domenica 20 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Ma senza successo. Dunque era stato veramente un raptus, si disse, scuotendo la testa. Ma come e perché si era originato? Non sapeva proprio cosa pensare…

Subito dopo cena, accese il pc e si collegò a internet. Scaricò la posta e controllò se, tra notifiche dei social network e promozioni di vario genere, vi fosse già anche la mail di Giulia. Niente. Probabilmente era troppo presto e l’amica era ancora impegnata a spulciare i libri. Stava quindi per uscire dalla pagina, quando all’improvviso le comparve, sotto gli occhi in diretta, la notizia di una nuova mail. Non a nome di Giulia però, ma di Eva Luna. Lì per lì rimase sorpresa, poi si ricordò che la sera della conferenza sui tarocchi aveva trascritto il suo indirizzo di posta elettronica in un foglio apposito e acconsentito a ricevere aggiornamenti su iniziative dello stesso tenore. Lo aveva fatto in modo semiautomatico, quasi senza pensare, ma lo aveva comunque fatto.

venerdì 18 ottobre 2013

Parte AE di The Obsidian Mirror



Era entrato in ufficio come tutte le altre mattine, lo sguardo basso e un po’ assente. La ragazza alla reception lo aveva salutato distrattamente, senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo cellulare. Sembrava una posseduta, rifletté proseguendo verso gli ascensori. Non sopportava più quell’edificio e le persone che lo frequentavano, così come non sopportava la gente della palestra e quella del cineclub a cui si era iscritto senza troppa convinzione. Avrebbe voluto essere da tutt’altra parte, magari a crogiolare al sole in un’isola tropicale, ma quel giorno era lì, come il giorno prima e quello prima ancora. Premette il pulsante di chiamata. Alcuni sconosciuti andavano e venivano alle sue spalle, inconsapevoli attori di quell’assurdo spettacolo che era diventato il mondo del business. L’apertura delle porte era stata annunciata da quel solito odioso bling-blong, ultimo baluardo di una tecnologia che apparteneva ormai a un lontano passato. Stava per muovere un passo in avanti quando sentì alle sue spalle giungere trafelata la Silvia dell’ufficio acquisti, che con una spallata lo spostò di lato e, sgarbatamente, si infilò rapidamente nell’ascensore prima di lui. 

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Leggerli tutti e quattro dall’inizio alla fine era stato un po’ come scalare una catena formata da quattro montagne, ma era servito allo scopo: mantenerla abbastanza a lungo in un mondo a parte, preservandola da questo. E proprio quando più le era stato necessario.

mercoledì 16 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Il 5 di ogni mese, così si erano accordate all’inizio. Anche se, parlare di accordo nel loro caso, la faceva sorridere. Usando un’analogia musicale: poteva esserci qualcosa di più scordato di tutta quell’assurda situazione?
E così era di nuovo punto e accapo. Aveva promesso a Giulia di riflettere su quello che le aveva detto quel pomeriggio, ma in realtà non pensava di avere veramente bisogno di farlo. Le era del tutto evidente che non provava niente per Fabrizio e che quindi il particolare tipo di transfert che Giulia aveva ipotizzato era fondato sul nulla. Ma di questo non poteva certo incolpare l’amica, che stava solo facendo del suo meglio per aiutarla. Che poi, di contorno, amasse anche fare sfoggio della sua infarinatura in materia di psicanalisi, anche questo le sembrava indubbio ma era ancora un altro discorso.

domenica 13 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



In ogni caso, dopo quella sera, Luisa perse completamente di vista gli ex compagni di università e di conseguenza la stessa Giulia, fino al giorno in cui la sua futura amica non iniziò a lavorare come cassiera proprio nello stesso supermercato in cui lei aveva acquistato a suo tempo la sua copia di Dio di illusioni. Ed ecco così una seconda e altrettanto bizzarra coincidenza che andava a sommarsi a quella che aveva favorito il loro primo incontro.

sabato 12 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Sulla via di casa, poi, Luisa raccontò al suo compagno d’auto tutta la storia, a cominciare dalla strana coincidenza del libro fino al colloquio avuto con Giulia, e gli chiese un parere.
«Era sicuramente una delle feste potlatch organizzate dal Diavolo» commentò lui, lasciandola a dir poco esterrefatta.
«Una festa cosa?» esclamò Luisa «E cosa c’entra il diavolo?».

domenica 6 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Luisa scoprì la sera stessa com’erano andate effettivamente le cose. Per cominciare, la ragazza a cui lei aveva prestato Dio di illusioni era impossibilitata a partecipare alla festa e aveva quindi affidato a un loro comune amico e compagno di studi nonché, per l’occasione, accompagnatore di Giulia, il compito di riportarle finalmente il libro. Nulla di strano in tutto ciò, almeno fino al momento in cui Giulia salì in macchina e notò il libro posato sul cruscotto, lasciandosi sfuggire un’esclamazione di sorpresa.

venerdì 4 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi


 Quest’ultima considerazione le balenò in mente all’improvviso e la sensazione immediata che Luisa provò fu quella di un cerchio che, almeno in parte, si richiude. Ma quando si era aperto, esattamente, quel cerchio? Era forse stato proprio il giorno in cui aveva conosciuto Giulia? In effetti, rifletté, già la loro prima conversazione sembrava racchiudere in sé buona parte del potenziale di quella che avevano appena concluso.

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Andarono avanti ancora per un po’ a discutere in questi termini. L’interesse di Giulia per la psicanalisi, che aveva avuto un’improvvisa impennata in quegli ultimi mesi, si insinuava sempre più spesso nelle pieghe delle loro conversazioni e cominciava a dare, pensò Luisa, i suoi frutti perversi. Tanto per cominciare, non c’era il minimo dubbio che tutto quel che le stava succedendo con Alessandra e Fabrizio fosse determinato, almeno per un buon 90%, dal suo inconscio.

martedì 1 ottobre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Giulia annuì: «La moglie di Miller, June, era bisessuale, ma Anais Nin alla fine concluse di non esserlo e che i motivi della sua attrazione erano altri e confinati a quell’unica donna».  
L’attenzione di Luisa era  a quel punto salita alle stelle: «E come ha fatto a capirlo?».
«Andando oltre l’apparenza» rispose l’amica «ma in qualche modo c’entra anche la psicanalisi».
«Non riesci a essere un po’ più precisa?».