Vorrei chiederle altro, ma la luce si fa ancora più
intensa per pochi istanti. Quando diminuisce, il bagliore diventa ugualmente
diffuso e della tara non vi è più
traccia.
Devo seguire la mia ispirazione, ha detto. Devo
giungere all'oscurità.
Io che vado verso l'oscurità? Mi suona impossibile. Dal
più banale timore del buio alla più matura paura per la violenza, mai mi sono
sporto verso l'oscurità. Perlomeno credo. In ogni caso ho già constatato che la
mia opportunità di scelta è solo astratta.
Mi guardo attorno. In quel fulgore senza fine, in
quella sorta di bianca stanza senza muri o segni, dove avrei dovuto andare?
Dov'era l'oscurità?