mercoledì 27 novembre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi

Era anche incluso il programma della serata, che Luisa lesse con attenzione nonostante le dicesse ben poco:
  •  Johann Sebastian Bach (Vadim Ghin) - Trio Sonata in Do minore da L’offerta musicale, BWV 1079
  •  Johannes Brahms - Trio in La minore, Op. 114
  •  Gabriel Fauré - Trio in Re minore, Op. 120. II. Andantino
Del resto, non le era mai venuto in mente di acculturarsi in materia di musica classica. Le cose sarebbero forse andate diversamente se Alessandra si fosse esercitata in casa, ma non era mai successo. Temeva forse di disturbare gli altri inquilini? No, non era nello stile della sua inquilina preoccuparsi di queste cose, si disse Luisa. Ne aveva avuto la riprova la sera in cui le aveva letto la fiaba di Zio Lupo e la ragazza si era messa ad applaudire a un’ora in cui era previsto che nei condomini regnasse il silenzio assoluto. Ma quella era stata anche la sera in cui, per la prima volta, si era stabilita come d’incanto una comunicazione tra loro. Che però le strane circostanze di contorno, a cominciare proprio dall’imprevisto applauso della ragazza, avevano subito interrotto, spezzando l’incantesimo e rendendo di nuovo torbide le acque. E torbide lo erano ancora, soprattutto dopo quello che aveva appena scoperto nel suo frigo.
Eppure, misteriosamente, Alessandra sembrava tenderle la mano con quell’invito. Non era il primo che le faceva in assoluto, ma era il primo che le faceva dall’inizio della crisi tra loro. Ricordava poi benissimo che, solo pochi giorni prima, aveva chiesto alla ragazza se avesse dei concerti in programma e lei aveva negato con decisione. Era successo perché, proprio come era accaduto il giorno prima, anche allora Alessandra aveva percepito la sua insincerità e i suoi secondi fini? Era possibile. Ma questo poteva solo significare che, al di là delle apparenze e di quel che ne diceva Giulia, la sua inquilina era dotata in realtà di una sensibilità finissima, che si premurava però di nascondere. Del resto, una musicista che non possedesse una simile qualità sarebbe condannata in partenza, no?
Più Luisa rifletteva sulla questione, più era convinta che la sua intuizione del giorno prima fosse corretta: Alessandra si stava evidentemente proteggendo da qualcosa o qualcuno. Probabilmente da tutto ciò e da tutti coloro che assediavano i confini del suo mondo di equilibrio e purezza e minacciavano di farli franare.
Era autismo questo, come sosteneva Giulia? si chiese Luisa. O era qualcos’altro, a cui né lei né la sua amica erano in grado di dare un nome?
Avrebbe in ogni caso accettato l’invito della sua inquilina, su questo non aveva dubbi. Dopotutto aveva solo deciso che non avrebbe mai più cercato di assediarla, non che non volesse più saperne di lei. Si sarebbe semplicemente lasciata condurre, da quel momento in avanti, come da un partner maschile in un giro di danza. E chissà che un giorno… 



Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.



Ecco cosa puoi fare adesso...
  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Luisa scosse la testa. Stava di nuovo coltivando aspettative che avrebbero forse finito per essere deluse. Meglio accontentarsi di vivere le cose giorno per giorno, cosa su cui lei si faceva le ossa ormai da anni. Non le contestavano forse tutti, a cominciare naturalmente da Giulia, la sua totale mancanza di ambizioni e di obiettivi nella vita come il più grave, e all’apparenza il più irrimediabile, dei suoi difetti? [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
  • Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
  • Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.

Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!




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