domenica 1 dicembre 2013

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



Cara Eva Luna,
ero presente alla tua conferenza sui tarocchi alla libreria *** e penso che tu possa capire facilmente chi sono se ti ricordo un certo episodio di quella sera di cui sono stata protagonista insieme a Fabrizio (che so per certo che conosci). In poche parole, sono la ragazza che ha pescato dal mazzo la carta dell’Imperatrice. Ma non è per questo che ti scrivo, bensì per soddisfare una mia curiosità. E ti chiedo scusa in anticipo se dovessi, per questo, rivelarmi indiscreta.
La richiesta che ti faccio è di sapere qualcosa sulle Hel. È stato lo stesso Fabrizio, che ho incontrato davanti al Ragnarock proprio in occasione del loro concerto, a dirmi che sono collegate a te. La sola altra cosa che ha saputo dirmi è che il gruppo è formato da tre ragazze ed è stato soprattutto questo particolare a farmi desiderare di saperne di più.
Ti sono grata per qualunque informazione vorrai darmi.
In fede,
Luisa 


A rileggerlo a mente fredda le sarebbe poi apparso, con ogni probabilità, un messaggio come gli altri. Una cosa però la preoccupava comunque:  di non essere in grado, nonostante i suoi sforzi, di fornire a Eva Luna nessuna ragione valida a sostegno del suo interesse per le Hel. E dubitava molto che manifestare una semplice curiosità l’avrebbe convinta ad aprirsi con lei. Ma era stanca di scervellarsi  e le sembrava anche, a torto o a ragione, di aver fatto del suo meglio. Così, prima di rischiare di incorrere in un ripensamento, cliccò sul tasto invia.

Quando poi, dopo una rapida doccia, riaprì la pagina della posta, Luisa rimase non poco sorpresa nel trovare la risposta di Eva Luna già ad attenderla. La lesse di un fiato e subito si pentì amaramente di quello che aveva fatto. Ma, paradossalmente, non perché Eva Luna le avesse risposto in malo modo, bensì per il motivo opposto: si dichiarava infatti disponibile a parlare con lei delle Hel e le dava appuntamento per quella sera stessa alle 21.30 al Ragnarock.
Luisa si lasciò cadere sconsolata sul divano. 
E adesso, si disse, come faccio a essere al concerto di Alessandra e al Ragnarock contemporaneamente?

Non trovò, a quel punto, niente di meglio da fare che soppesare i pro e i contro della sua assenza o presenza in un posto rispetto all’altro. Se non fosse andata al concerto neanche stavolta avrebbe rischiato di mandare un cattivo segnale  ad Alessandra, ma la stessa cosa poteva valere per Eva Luna nel caso avesse mancato l’appuntamento. La sua era un’assenza giustificata, ma Eva Luna avrebbe acconsentito a spostare la data del loro incontro? A un certo punto, al colmo dell’incertezza, fu anche tentata di rimanere a casa, proprio come nella storia dell'asino che non sapendo decidersi tra due diversi mucchi di fieno morì di fame. 



Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.



Ecco cosa puoi fare adesso...

  • Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
    • Poi, però, decise che non poteva fare altro se non inviare un nuovo messaggio a Eva Luna per dirle che le era proprio impossibile per lei trovarsi al Ragnarock quella sera a quell’ora. E aveva già iniziato a scriverlo, quando ebbe una folgorazione. Era forse un’idea un po’ folle anche per i suoi gusti quella che le era balenata in mente, ma non poté evitare di congratularsi ugualmente con se stessa. Gli eventi potevano forse piegare Luisa, si disse, ma spezzarla mai. Ormai rianimata, si alzò dal divano e corse al telefono. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
  • Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente  (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.


Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



Attenzione: lo spazio dei commenti qui sotto può essere usato per fare commenti tecnico/stilistici o di gradimento sulla parte in sé, non per scrivere continuazioni. 



6 commenti:

  1. Ah, era un asino? Mi ricordavo la mucca!

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    1. Se era una mucca, correggo, eh! Non so perché io ho in mente l'asino!

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  2. Stamattina mi son svegliato pensando che forse era un bue. Non importa, basta sia un animale che mangia fieno!

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    1. Ho fatto una ricerca e mi sa che ho ragione io. Si tratta dell'asino di Buridano: http://it.wikipedia.org/wiki/Asino_di_Buridano

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    2. Ok, grazie. E scusa per la perdita di tempo!

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    3. Il tempo speso per sapere qualcosa in più non è mai tempo perso! Quindi, tranquillo!

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