O qui o in nessun altro posto.
Me lo sento: se non trovo il mio nome qui, allora non
lo troverò mai più.
La cosa mi elettrizza e mi terrorizza. È come se tutto
il destino del mio infinito debba giocarsi in questi istanti. Qui. È una
responsabilità troppo grande. E tutto per uno stupido nome? Ma chi se ne frega!
Non basta un nome qualsiasi? Cioè, chi può negare che io non mi chiami Gianni?
O Luca? O Antonio? O Vattelapesca? Serve un nome? Bene, mi chiamerò Giorgio. Mi
piace il nome Giorgio.
Ma chi cavolo voglio prendere in giro? Non credo sia
questo il senso della ricerca del nome. Deve essere un discorso più profondo di
ricerca della propria identità. Una di quelle cose filosofiche e profonde. Sì,
quelle che non ho mai capito. Sono una persona semplice io, non si può
pretendere!
Ehy, sono… ehm, ero una persona semplice! Io! Di questo
mi ricordo! Dunque... ero impaziente, mi arrabbiavo con facilità ed ero una
persona semplice. Non male. Qualcosa comincio a ricordare.
Ok, devo stare calmo: le cose si stanno smuovendo.
Forse è il caso che mi guardi un po' attorno: non ho nemmeno ben capito dove
sono finito. Anche sulle pareti di questo luogo ci sono bassorilievi ovunque,
strane figure che non riesco bene a interpretare. Sembrano volti, poi sembrano
geometrie astratte. Non capisco se mutano forma o un pregiato effetto di
illusione ottica le fa cambiare in base all'angolazione da cui vengono viste.
Quando mi avvicino però, scorgo che in ogni punto, in caratteri piccolissimi,
sono scritti dei nomi. Ora voglio leggerli ad alta voce. Sono convinto che quando
il mio risuonerà, allora saprò che è il mio.
Forse.
Ma non ero convinto?
Quanta pazienza ci vuole con se stessi quando si è
perso il proprio sé!
Questa parte del labirinto è stata scritta
da Romina Tamerici, l'amministratrice del blog. Maggiori informazioni nella
pagina Su
di me.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Al momento non ci sono alternative, mi dispiace...
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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