Il
prossimo passo era riaprire la bozza della mail destinata a Fabrizio e portarla
a buon fine, trasformando l’invito alla conferenza in un invito a cena che,
come lei avrebbe subito chiarito, sarebbe stata a tre. Solo che appena entrata
nella pagina della posta, Luisa trovò ad attenderla una mail del tutto inattesa
che lo stesso Fabrizio le aveva scritto poche ore prima. La aprì subito, non
senza provare una leggera ansia, e la lesse d’un fiato.
Ciao Luisa,
ho avuto il tuo indirizzo e-mail da Giulia. Ieri le avevo scritto per
chiederle di andare insieme alla nuova conferenza di Eva Luna che sarà
mercoledì della prossima settimana, in un pub del centro. Mi ha risposto che le
era impossibile venire perché il mercoledì è il giorno in cui lei ha lezione di
danza. Ma ha anche aggiunto che tu eri probabilmente interessata. Fammi sapere
se è davvero così. Se sarai d’accordo, potremmo organizzarci per andare
insieme.
Ti auguro una buona giornata,
Fabrizio
Per un momento non seppe cosa pensare,
poi cominciò ad analizzare la situazione a mente fredda e concluse che in fin
dei conti questo imprevisto poteva anche volgersi a suo vantaggio. Ma doveva
prima assicurarsi la collaborazione di Giulia, anche per evitare che la sua
amica del cuore potesse, senza volerlo, fare danni. Attese l’ora in cui sapeva
avrebbe staccato dal lavoro, poi la chiamò sul cellulare.
«Ciao, Giuli».
«Ciao, stavo per chiamarti io.
Immagino che avrai delle spiegazioni da darmi».
«Calmati, ti ho chiamato giusto per
questo. Per cominciare, ho trovato poco fa sul mio computer una mail di
Fabrizio…».
«Lo so, gli ho dato io il tuo
indirizzo. Non ci ho visto nulla di male, potevi sempre rifiutare il suo
invito. Certo, adesso che so che lo vuoi addirittura a cena a casa tua…».
«È solo successo» spiegò Luisa «che
alla fine avevo deciso di seguire il tuo consiglio e andare con lui alla
conferenza. Poi ci ho riflettuto sopra e ho deciso che fosse meglio partire in
prima anziché in quarta o anche solo in terza».
«E, tradotto in parole povere, che
significa?».
«Te lo spiego subito: come ben sai, non riesco ancora a
fidarmi completamente di lui e per questo volevo incontrarlo ancora una volta
con te prima di decidere se vederlo o no da sola. È da qui» concluse Luisa «che
è nata l’idea della cena a tre».
«Hai mai pensato» commentò Giulia a
quel punto «di tenere un corso su come complicare le cose facili? Ti verrebbe
sicuramente bene».
«Ma a questo punto, dopo gli ultimi
sviluppi» riprese Luisa, scavalcando la nota ironica dell’amica «preferisco
dargli l’impressione che ho deciso d’invitarlo a cena solo dopo aver letto il
suo messaggio. Volevo perciò assicurarmi che tu…».
«Che io non ti rompessi le uova nel
paniere rivelandogli che in realtà lo avevi già deciso prima e in piena
autonomia, giusto?».
«Sì, è così» ammise Luisa.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- La risposta di Fabrizio arrivò quello stesso pomeriggio. Prendeva atto, da un lato, dell’incertezza di Luisa sulla possibilità di presenziare o meno alla conferenza e accettava, dall’altro, l’invito a cena. Si diceva inoltre lusingato che lei e Giulia avessero pensato di coinvolgerlo nella loro cena, che erano delle vere amiche, che non si aspettava tanto eccetera eccetera. La mail si chiudeva però con un’avvertenza di cui Luisa non poteva non tenere conto: [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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