Un giorno però ti dirò tutto, Giuli,
te lo prometto,
aggiunse dentro di sé.
«Hai
controllato la posta?» le chiese quindi l’amica.
«No, non
questo pomeriggio».
«Bene,
allora fallo: ti ho inoltrato tre menu vegan che mi hanno inviato le mie
amiche. Scegli quello che preferisci».
«Ok,
adesso li stampo e me li studio con calma».
«Sono
tutte cose» continuò Giulia «che puoi trovare nel mio supermercato, quindi mi
aspetto di vederti domattina».
«Ok, a
domattina».
Come
d’accordo, la mattina del giorno dopo, Luisa uscì di casa diretta al
supermercato, con la lista completa degli ingredienti da acquistare. Aveva
studiato i tre menu e aveva infine deciso che avrebbe cucinato cous cous alle
verdure, hummus di lenticchie, frittata di ceci e insalata di avocado. In
quanto al dessert, avrebbe comprato qualcosa di già pronto (In questo caso,
però, occhio alle etichette! le avevano segnalato nel messaggio).
Intanto,
fin da subito dopo il rapido scambio di battute con Alessandra del giorno
prima, non aveva fatto altro che viaggiare sulle montagne russe, alternando
misteriosi stati di euforia a più familiari stati di spossatezza. Questo valeva
anche per la notte che aveva appena trascorso, tutta punteggiata di sogni
sempre oscillanti tra il bello e piacevole e l’incubo. Conservava tra l’altro
la sensazione di aver varcato, ancora in sogno, nientemeno che la misteriosa
porta interna del Ragnarock, l’ingresso all’Helheim, ma per quanto si sforzasse
non ricordava niente di quello che poteva aver visto al di là di quella soglia.
Ma se anche fosse riuscita a rievocare qualcosa si sarebbe probabilmente
trovata solo di fronte a qualche bizzarria messa in piedi dal suo inconscio e
priva, per questo, di qualsiasi nesso con la realtà. Che poi fosse proprio
nella sua realtà di tutti i giorni che aveva a volte l’impressione, soprattutto
negli ultimi tempi, di muoversi come in un sogno, questo era un altro discorso.
Le cose le arrivavano in quel modo e lei, per quanto ne sapeva, non poteva farci niente.
Concentrarsi
sulla spesa del supermercato ebbe se non altro su di lei un effetto rilassante.
Trovò soprattutto divertente doversi procurare degli ingredienti così diversi
dal solito e che le risultavano in gran parte esotici, anche quando esotici non
le erano affatto.
Quando
però, dopo forse mezzora, si mise in fila alla cassa, si accorse subito che
c’era qualcosa che non andava con la sua amica Giulia. Non le sembrava
particolarmente felice di vederla e, quando finalmente fu il suo turno e poterono parlare,
seppe il motivo.
«Perché
ieri quando ti ho chiamato non mi hai detto che la sera prima avevi incontrato
Fabrizio?» le domandò l’amica, piuttosto irritata.
Luisa lì
per lì rimase di stucco, poi cercò di riordinare velocemente la cronologia
degli avvenimenti degli ultimi due giorni. Era vero, scoprì con sorpresa, che
non aveva raccontato niente a Giulia del suo incontro casuale con Fabrizio
davanti al Ragnarock, ma era altrettanto vero che non aveva voluto nascondergli
niente. Semplicemente, non le era venuto in mente, neanche per un istante, di
parlargliene.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Si preparò in ogni caso a mentire di nuovo alla sua amica e di nuovo per necessità.«Scusami Giuli, ma, come ti ho detto, stavo ascoltando della musica ed ero un po’… un po’ sballata, ecco».«Mm, ok. Ma…».Luisa la esortò a continuare: «Ma?».«Niente, magari ne parliamo domani prima della cena. A proposito» aggiunse Giulia indicando la crostata di frutta «hai controllato l’etichetta di questa, vero?». [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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