Si
preparò in ogni caso a mentire di nuovo alla sua amica e di nuovo per necessità.
«Scusami
Giuli, ma, come
ti ho detto, stavo
ascoltando della musica ed ero un po’… un po’ sballata, ecco».
«Mm, ok.
Ma…».
Luisa la
esortò a continuare: «Ma?».
«Niente,
magari ne parliamo domani prima della cena. A proposito» aggiunse Giulia
indicando la crostata di frutta «hai controllato l’etichetta di questa, vero?».
Luisa
sospirò: «Sì,
ho controllato… niente prodotti di origine animale, per quanto ne capisco».
Dunque,
pare proprio che Giulia si senta regolarmente con Fabrizio, pensava Luisa sulla via del ritorno.
Magari, chissà, ne avrebbe saputo qualcosa di più proprio la sera
dell’indomani. Intanto, però, il tempo sembrava non passare mai. Fece un rapido calcolo delle ore
che ancora la separavano dalla cena e scoprì che erano più di trenta. E anche
togliendone otto per il sonno ne rimanevano sempre troppe per i suoi gusti.
Doveva assegnarsi un compito a ogni costo, si disse, almeno per il resto di
quella giornata e per la mattina dell’indomani. Poi l’avrebbero comunque tenuta
occupata i preparativi della cena.
E se
avesse, per esempio, cercato di saperne di più sulle Hel? Già, ma come? Se
internet si era rivelato inutile, quali altre strade le rimanevano da
percorrere? Il Ragnarock, certo, ma, se ricordava bene, apriva alle 21,00. La possibile
alternativa era Eva Luna: dal momento che ormai aveva il suo indirizzo di posta
elettronica, avrebbe potuto inviarle una e-mail. E chi meglio della loro stessa
creatrice avrebbe potuto darle delle informazioni sul misterioso trio? Sempre
ammesso che fosse disposta a sbottonarsi…
Sempre
seguendo il filo dei propri pensieri e senza mai fermarsi a riposare o anche
solo rallentare il passo, raggiunse infine il suo palazzo. Salì poi le solite
otto rampe di scale fino all’ingresso di casa, dove scoprì che Alessandra era
nel frattempo uscita a sua volta. Luisa era in ogni caso più salda che mai nel
suo proposito di abbandonare ogni tentativo di farla uscire dal suo guscio,
oltre che determinata a far sì che le cose tra loro tornassero a essere
esattamente come erano prima che gli eventi prendessero la strana piega che
avevano preso in quelle ultime settimane. In altre parole, la presenza o
assenza della sua inquilina nell’appartamento doveva tornare a essere per lei
la pura costatazione di un dato di fatto, senza alcun risvolto emotivo o di
interesse personale.
Entrò
quindi in cucina e posò le buste della spesa sul tavolo, per cominciare subito
a separare tra loro i vari articoli. Poi, una volta terminata l’operazione,
aprì la porta del frigo e vi sistemò dentro le verdure. Notò, come sempre, al
loro solito posto i tre cartoni tetrapack con i succhi di frutta di Alessandra
e come sempre cercò di ignorarli, ma all’improvviso si affacciò alla sua mente
un pensiero. Era, in realtà, qualcosa a cui avrebbe dovuto pensare molto tempo
prima, ma per qualche motivo non era successo. Evidentemente, si disse, non era
poi così sveglia come riteneva di essere.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco
cosa puoi fare adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- Si abbassò per evitare di essere costretta a toccare i cartoni e cercò di leggere la data di scadenza che vi era sovrimpressa. Ci riuscì velocemente e, nonostante avesse preso in considerazione, tra le altre, anche quella possibilità, rimase ugualmente sconcertata dal risultato: tutte e tre le confezioni erano scadute da almeno un anno! Il che significava che dovevano trovarsi nel frigo fin da subito dopo l’arrivo di Alessandra nel suo appartamento.E adesso, si chiese, cosa faccio? Vado fino in fondo? [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
- Puoi scrivere tu una nuova continuazione (di massimo 500 parole) mandandola a ildedalodellestorie@yahoo.it (le modalità sono descritte nella pagina introduttiva, ricordati di indicare il codice nel titolo di questo post).
- Se, invece, questa parte non ti ha convinto/a o volevi che le cose andassero diversamente, torna al capitolo precedente (ti basta cliccare sul link) e scegli un'altra strada o scrivine una.
Forza
e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!
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