Che cogliona che
sono!, esclamò Luisa
dentro di sé, non appena si fu ripresa dallo shock, mi sono fatta fregare
come una cretina! E adesso che faccio?
Già, cosa doveva
fare adesso? Fermarsi era forse la cosa migliore, rifletté, sempre nella
speranza che non fosse ormai troppo tardi e il suo rapporto con Alessandra già
compromesso. Cercò di raccogliere le idee ed elaborare al più presto una exit strategy che salvasse capra e
cavoli, ma proprio in quel momento sentì il suo cellulare squillare nella
camera da letto.
Era tentata di non
rispondere, ma poi rifletté sul fatto che quella non era l’ora in cui di solito
chiamava Giulia e poteva quindi essere qualcosa di importante, magari una
chiamata che riguardava un possibile lavoro.
Si precipitò così
nella stanza, afferrò il cellulare e lesse il nome sul display: Giulia.
Storse la bocca ma decise di
rispondere ugualmente.
«Ciao Giulia».
«Ciao Lu».
Era su di giri, a
giudicare dalla voce.
«Questa mattina non
ho lavorato» continuò l’amica «così sono stata in libreria».
«E hai comprato un
libro?» le chiese Luisa, sforzandosi di dimostrare interesse.
«Due. Ma non è dei
libri che voglio parlare... Indovina chi ho incontrato?»
«Come faccio a
saperlo?».
«Ti do un indizio.
Ho incontrato questa persona nel settore esoterico della libreria, tra i libri
di magia».
«Eva Luna?» chiese
Luisa, dopo aver fatto rapidamente mente locale.
«Fuoco, direi…»
commentò l’amica deliziata «Ti do un altro indizio: porta lo scettro e la
corona».
«Non mi dire. Il beccamorto?
E ti ha riconosciuta?».
«Ci siamo
riconosciuti entrambi, direi, al primo sguardo».
«Molto commovente»
ironizzò Luisa «E quindi?».
«E quindi, abbiamo
parlato per un bel po’. Pensa che è un pittore e si è messo in testa di
dipingere tutti e ventidue gli Arcani maggiori dei tarocchi. Per questo era
alla conferenza di Eva Luna. È già a buon punto: in questi giorni sta dipingendo
l’Arcano XV, Il Diavolo».
«A questo quasi
quasi ci ero arrivata da sola» ironizzò ancora Luisa .
«Spiritosa.
Comunque sappi che ci ha invitato nel suo studio per mostrarceli tutti e
quindici».
«Ci?»
«Sì, è più contento
se ci sei anche tu… dopotutto
sei la sua Imperatrice, no?».
«No! E non credo di
aver voglia di venire. Ma, nel caso cambiassi idea, per quando sarebbe
l’invito?».
«Sarebbe per questo
pomeriggio. Insomma, per subito».
«Per subito?».
«Sì, in questo
preciso momento siamo sotto casa tua…».
Luisa non credeva
alle sue orecchie. «Vuoi dire che lui adesso è lì con te?».
«Sì, ma non
preoccuparti» la rassicurò Giulia «non sta ascoltando la nostra conversazione.
Non appena gli ho detto che avevo intenzione di chiamarti si è portato a
rispettosa distanza».
Ora sì che sono
al completo, pensò Luisa, che razza di pomeriggio!
Però, pensandoci
bene, l’idea di un diversivo non le dispiaceva per niente e mettere un po’ di
distanza fisica tra lei e la sua inquilina per il resto di quella giornata era
probabilmente la cosa migliore che potesse fare.
Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano
Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve
et Coagula.
Ecco cosa puoi fare
adesso...
- Puoi scegliere come continuare la storia, scegliendo tra uno dei brani qui sotto:
- «Puoi aspettare solo un momento Giuli? Devo togliere urgentemente una cosa dal fuoco… vado e torno!».E senza neanche aspettare la risposta dell’amica, Luisa corse alla porta del bagno.«Alessandra, sei ancora lì?» chiese, mentre bussava.Non ottenendo risposta, abbassò la maniglia e aprì la porta per quel tanto che le bastò ad avere la conferma che il piccolo locale era effettivamente vuoto. Com’era prevedibile, la ragazza aveva approfittato della telefonata per rifugiarsi nella sua stanza.Meglio così, si disse Luisa, che tornò di corsa al suo cellulare. [continua] (vai alla parte AAAAAAAAAABAAAAAAAA di Ivano Landi, clicca sul link)
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Forza e coraggio,
l'avventura nel dedalo continua!
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