domenica 5 gennaio 2014

Parte AAAAAAAAAABAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA di Ivano Landi



«Ok, Giuli, direi che per stasera abbiamo parlato abbastanza. È già mezzanotte, andiamo pure» disse infine alzandosi da sedere.
«Non dimentichi qualcosa?» replicò Giulia.
Luisa prima si guardò intorno, poi lanciò all’amica un’occhiata interrogativa.
«Non hai risposto alle mie due domande. Primo: perché mi hai mandata a chiedere notizie sulle Hel? Secondo: cosa pensavi ci fosse nella stanza sul retro? Inoltre non mi hai detto cosa ha a che fare tutto questo con quello che mi hai appena raccontato sui tuoi sogni o lontani ricordi. Non riesco a vedere nessun collegamento».
«Anche di questo parliamo domani, ok?» le rispose Luisa «Dove hai la macchina? Ti accompagno».


All’aperto, le due amiche camminarono per alcuni secondi in silenzio, poi Luisa sembrò avere un ripensamento e parlò di nuovo.
«In realtà sei stata tu a darmi il primo input…».
«Io?».
«Sì, proprio tu, Giuli. Non so se ricordi, ma giorni fa mi hai fatto notare il collegamento temporale tra i miei impulsi di desiderio verso Alessandra e i miei incontri con Fabrizio».   
«Sì, ricordo, ma tu sostenevi che erano semplici coincidenze. Non dirmi che hai cambiato idea?».
«Sì e no. Il fatto è che dopo ho cominciato io stessa a stabilire nessi, prima senza volerlo, poi con sempre più convinzione».
«E che nessi hai stabilito?».
«All’inizio di tutto c’è stato, secondo me, l’improvviso ricordo di Zio Lupo, una delle favole che mi raccontava mia nonna. Poi, subito dopo, è arrivato il tuo invito alla conferenza sui tarocchi ed è lì che abbiamo incontrato per la prima volta Fabrizio ed Eva Luna. Sembravano due semplici comparse destinate a sparire nel nulla dopo una sera, invece sono ancora tra i piedi e forse lo saranno ancora a lungo. Infine, una volta a casa, è successo il primo dei famosi episodi con Alessandra. E da quel giorno è stato tutto un crescendo».
«Un crescendo in cui, se ho capito bene, sono inclusi i nuovi ricordi dell’infanzia di cui mi hai parlato e le Hel» commentò Giulia.
Luisa assentì: «Proprio così. Adesso mi resta solo da stabilire perché e come tutte queste cose sono collegate tra loro. Cioè, è evidente il modo in cui Fabrizio è collegato a Eva Luna ed Eva Luna al Ragnarock e alle Hel. Ma le stesse Hel come e perché si incastrano in tutto questo? Perché quando ho letto per la prima volta il loro nome, la mia sensazione è stata come di un deja-vu? Il punto cruciale rimane però il misterioso collegamento tra Alessandra e i ricordi della mia infanzia. Sembra capace di resuscitarli in me con la sua sola presenza». 
«Eppure l’hai avuta con te, nel tuo appartamento, per due anni senza che succedesse nulla di nulla» osservò ancora Giulia.
«Sì, è vero. Forse era necessario un periodo di incubazione, oppure ero semplicemente distratta da altre cose. O forse dovevo toccare il fondo di me stessa, esaurire ogni altra possibilità…».
Giulia ridacchiò: «Stai parlando come se fossi al mondo da due secoli invece che da ventisei anni. Devo comunque riconoscere che stasera, forse per la prima volta in due anni, sei davvero riuscita a sorprendermi, Lu’».
«Non sono proprio sicura che questo sia un complimento, Giuli, ma grazie per avermi ascoltato».



Questa parte del labirinto è stata scritta da Ivano Landi, autore dei romanzi L'Estate dei Fiori Artici e Solve et Coagula.



Ecco cosa puoi fare adesso...

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Forza e coraggio, l'avventura nel dedalo continua!



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